Dopo cinque anni di scuola primaria, è giunto il momento di fare un bilancio, di gioie e di ricordi, ma non solo ... di proiettarsi nel futuro prossimo, quando ci si troverà tra i banchi della scuola secondaria di I grado.
BILANCI E RICORDI DI CINQUE ANNI
DI SCUOLA INSIEME ...
... E ASPETTATIVE
In questi cinque anni ci siamo
conosciuti, abbiamo studiato, siamo diventati amici.
Ricordo la prima quando eravamo
piccoli, teneri ed impauriti, come pulcini.
Le maestre si sono subito “rimboccate le
maniche” e ci hanno”catapultato” in un nuovo mondo, la scuola elementare. Avevamo paura, ma allo stesso tempo
eravamo contenti, perché orgogliosi di entrar a far parte di quella scuola e ci
sentivamo più grandi.
Così quel giorno abbiamo ritrovato
vecchi amici e conosciuti dei nuovi .
Quando sono arrivata “qui” in quinta
elementare non credevo ai miei occhi, ricordavo quel giorno come se fosse ieri. In me da allora sono cambiate molte cose.
Grazie alle mie maestre, la mia cultura
si è arricchita e anche la nostra educazione.
Le nostre maestre si sono impegnate fin
dal principio a rendere il nostro 'cervello' acculturato al massimo.
E ci son riuscite nel loro intento!
Prima ad ogni prova di verifica
pensavamo: “Ah, che spavento!”
Ora, invece, più sicuri di noi stessi,
pensiamo: “Ce la posso fare, niente è impossibile,
basta solo impegnarsi!”
Poco a poco abbiamo imparato a “VOLARE”,
sicuri nel cielo blu!
Ricordo, quando in terza, un nuovo
compagno, Arnold è venuto tra noi. Lui era spaesato in questo, per lui,
nuovo mondo. Poco a poco si è ambientato tra noi ed
abbiamo scoperto tante cose gli uni dell’altro.
Grazie a lui abbiamo saputo di più sul
suo mondo. E’ stato molto emozionante ed
istruttivo!
Ricordo anche la quarta quando si
univano a noi due nuovi compagni che provenivano anch’essi da realtà diverse:
Matteo ed Antonio. Matteo è galatinese, ma per il lavoro di
suo padre è partito in Emilia Romagna, in un paesino di provincia. Antonio, invece, proviene da un paese in
provincia di Taranto (Laterza).
Anch’essi si sono ambientati tra noi e
sono diventati nostri amici.
Sono sicura, anzi sicurissima, che tutto
questo mi mancherà e mi manca già adesso, quando alla fine della scuola mancano
solo nove giorni.
Rimpiango le nostre battute, le nostre chiacchierate,
le sgridate, i compiti, le amicizie e tanto altro ancora.
Io non dimenticherò mai tutto ciò,
perché ha segnato una parte importante della mia vita e sono sicura che abbiamo
vissuto questo periodo al meglio.
E’ stato molto bello studiare insieme le
materie, grazie alle nostre maestre e tutto questo lo rimpiango.
Io mi aspetto e ne sono sicura che le
conoscenze che ci hanno dato serviranno per tutta la vita.
Mi aspetto, inoltre, di essere promossa,
ma a proposito dei voti non voglio pensare niente, perché giustamente li devono dare le maestre.
La fine del mio primo ciclo di studi è
un po’ triste, perché abbandono tante cose che a poco a poco ho saputo
apprezzare.
Benedetta L.
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Il primo ciclo di studio si è concluso.
La scuola primaria è finita.
Tutti gli amici se ne vanno , alcuni tristi , altri
frementi di finire la scuola.
Tanti ricordi,rimpianti e aspettative …
Tante poesie, giochi e lavoretti,tante gite
istruttive e divertenti abbiam trascorso insieme.
E anche se l’anno prossimo non ritroveremo tutti i
compagni, quel che conta è che ci siamo divertiti e sostenuti l’uno con
l’altro.
Cinque anni sono passati, teneri e indifesi come
pulcini, siamo cresciuti, accompagnati dalle maestre e dallo studio andando
sempre migliorando.
Mi ricordo, quando, entravo a scuola lacrimando,
contrario all’idea dello studio ed era forse troppo presto per me per capirne
la su importanza.
Poi ho tentato di interessarmi alle lezioni ed e
stato così che sono arrivato fino in 5° elementare applicandomi allo studio.
Sono dispiaciuto molto di tutte le volte che ho
disobbedito e fatto di testa mia, sono pentito del mio comportamento scorretto
e spero di essere scusato.
Marco S.
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Questi cinque anni stanno per finire e io sono molto
triste che vi lascerò, care maestre.
Mi ricordo i primi giorni di scuola; eravate molto simpatiche e noi facevamo i pesciolini con attaccate le
nostre facce.
Con gli anni sono cresciuta e
sempre più ho capito che voi eravate sempre più affezionate a me e anche ai
miei compagni, che sempre più crescevano.
Arrivati in terza i compagni aumentavano, ne arrivavano di nuovi, e facevamo conoscenze nuove.
Qui abbiamo iniziato a fare delle gite divertenti e a poco poco la scuola diventava sempre più difficile.
Arrivati in quarta abbiamo iniziato sempre di più a comprendere la
grammatica, la matematica…………
Esercitandoci giorno dopo giorno siamo arrivati a fare la prova di verifica dove ricordo il mio primo 8.
Ci avete accolto piccoli come pulcini ora ci lasciate più forti e
sicuri .
Quando andremo alla scuola media vi rimpiangeremo perché voi siete le
maestre più dolci e simpatiche.
Siete come madri ... ci insegnate ad amare.
Mi aspetto delle bella pagelle alla scuola media con dei bei voti, se
studierò.
Maestre non vi voglio lasciare!!!
Ludovica A.
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Sta
per finire il mio primo ciclo di studi che rimarrà sempre nel mio cuore, perché
ogni prima emozione non ti abbandonerà mai.
In
questi cinque anni io sono andata abbastanza bene, la mia media è sempre stata del
9/10 e io ne sono orgogliosa.
Della
scuola elementare i ricordi sbucano sempre. Per
esempio ricordo il mio primo 10; ero orgogliosissima e felicissima. Però
il ricordo che più amo è quando ho visto, per la prima volta, i miei compagni e
le mie nuove maestre; certo ero un po’ spaesata, ma dopo qualche minuto mi son
sentita “di famiglia”.
Io
rimpiango che, il mio primo ciclo di studi, a volte non mi sono impegnata
molto, facendo diventare il mio bel 9 un 7,5.
Dopo
questi cinque anni io ho molte aspettative, che forse saranno anche esagerate, la
prima volta è quella di trovare maestre brave come quelle che mi hanno seguito
in questo periodo e poi …. E poi andando avanti negli anni di trovare un lavoro
in cui posso sfruttare le conoscenze date in questa scuola e di non dimenticare
mai che l’unica arma per eccellere è lo studio.
Sono
triste di andarmene e di abbandonare le mie maestre perché loro son come mamme
che ci hanno aiutato a crescere e per questo sono delle persone speciali.
I cinque anni in questa scuola sono volati come fanno le foglie con il vento
autunnale, infatti mi sembra solo ieri in questa struttura.
Ero
tutta impaurita e adesso la sto per lasciare con i miei ricordi e una parte del
mio cuore.
Giulia F.
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Quest’anno scolastico, chiude il mio primo ciclo di studi, finisce per me la scuola primaria.
In questi cinque anni, tu, maestra Maria Luce mi hai fatto imparare tante cose che non conoscevo e sono successi avvenimenti divertenti.
Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola, quando tu maestra Maria Luce, mi hai abbracciato e subito mi hai fatto sentire più sicura e protetta.
Quando io sono arrivata ero piccola come un pulcino indifeso, ma grazie al tuo aiuto, sono cresciuta nel modo più corretto possibile che ci sia. Mi hai insegnato quanto sia importante lo studio nella vita.
Purtroppo quest’anno dovrò lasciare questa scuola ed iniziare un’altra, che spero sia come questa.
Lì, spero di incontrare qualche vecchio compagno e che non sia troppo difficile; spero inoltre che le insegnanti non siano troppo severe, ma, che siano come quelle che lascerò quest’anno e che siano soddisfatte di me, come pure i miei genitori.
Valentina V.
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L’anno scolastico sta per
finire e mi dispiace molto dover lasciare le mie maestre Maria Luce Sindaco,
Ada Vantaggiato, Elena Palmieri, Paola Carrozzini e Luigina Pisanello.
Durante i cinque anni ho
imparato molte cose: i verbi, gli aggettivi, i nomi, gli avverbi, le
preposizioni…..
Ricordo quella volta in cui
trovai il telefonino di mia madre nello zaino dopo che squillò. Ero tutta rossa
come un pomodoro, non me l’aspettavo proprio!
Appena arrivata a casa piansi
pensando che la maestra mi avesse tolto un voto nel comportamento, anche se le
avevo spiegato che la mamma, per sbaglio, l’aveva fatto cadere nel mio zaino.
In questi cinque anni sono
rimasta, purtroppo, sempre la stessa, solo che in matematica qualche volta sono
migliorata, altre volte sono peggiorata.
Spero di non dimenticare e di non deludere mai in futuro le mie care
maestre.
Cluadia M.
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L’ultimo anno nella scuola
Primaria sta per concludersi, e posso solo dire che è stato
indimenticabile. Ogni giorno mi sono stati dati insegnamenti che mi hanno
fatto crescere nello studio, ma soprattutto nella vita.
Quando sono arrivata qui
avevo 6 anni, adesso ne ho 11 e grazie a questo lungo percorso ho imparato a
dare sempre tutta me stessa in qualsiasi cosa faccio, a non arrendermi mai e ad
andare avanti a testa alta, fiera di essere quella che sono dentro e
fregandomene dei commenti degli altri, ma ho imparato soprattutto a
“sbagliare per crescere”.
È stato bello conoscere altre
persone, ed anche se di amici veri nella mia classe ne ho pochi, ho incontrato
delle ragazze speciali, le uniche con cui ho un legame sincero e
stretto.
È stato in questa scuola che ho costruito le fondamenta sulle quali appoggiare
in futuro i muri di una piccola casetta, che costruirò, pezzo per pezzo, con il
sudore e la fatica del lavoro, perché nessuno ti regala niente, come mi hanno
insegnato le mie maestre. In questa scuola ho vissuto 5 anni pieni zeppi di
emozioni e di sentimenti, di gioie, ma anche di delusioni.
Già dal 1°anno venire a
scuola è stato come stare a casa, e in effetti la scuola primaria è stata un
po’ la mia 2° casa.
Ricordo ancora il 1°giorno,
quando ho varcato la soglia del cancello, emozionata come se mettessi piede
sulla Luna.
Da quel momento in poi la mia
vita è profondamente cambiata. Non sono stata più la bambina di una volta, ma
sono cresciuta ed ho imparato ad affrontare ogni difficoltà senza perdermi
d’animo. Sono seguiti altri anni emozionanti, e, adesso che sono arrivata
alla fine dell’ultimo anno, credo di avere pochi rimpianti, se non per qualche
volta che non ho dato tutta me stessa.
Mi dispiace di non aver
legato molte amicizie, ma sono contenta che quella che ho sono vere e sincere.
Spero che nel futuro
incontrerò altre persone come le mie maestre della scuola elementare, che mi
hanno sempre spinto a dare il meglio e che continuerò a vivere la scuola come una
2°casa, non come una prigione.
Infine spero di continuare le
mie amicizie anche se andrò in una scuola diversa da quella delle mie amiche.
Questi 5 anni nella scuola
Primaria sono stati davvero i migliori della mia vita, perché mi hanno fatto
capire che anche se qualcosa può sembrare noiosa, se la guardi da un altro punto
di vista sarà la più divertente.
Benedetta
M.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Sta per finire il mio primo ciclo di studio e,
dopo cinque anni, sono costretta a lasciare i miei amici e le mie maestre. Beh ...ciò che spero è che tutti coloro mi
rimangano nel cuore e li ricorderò per la vita.
In tutti i cinque anni è andata abbastanza
bene, anche se in alcuni di essi i voti non erano dei migliori, ma ora me la
cavo.
In prima ero soddisfatta della mia capacità di
saper leggere e scrivere. In seconda sapevo già fare ciò e mi impegnavo
sempre di più. Man mano crescevo e con difficoltà, ostacoli
facili e difficili da superare sono arrivata in quinta. Ora i testi, le poesie.... li scrivo ancora
meglio tanto che i genitori e la maestra di italiano sono soddisfatti di me. Ovviamente anche io sono soddisfatta e ho
notato del cambiamento subito dalla prima elementare fino ad oggi. Forse riuscirò a continuare il mio “viaggio di
studio” in questo modo?
I ricordi sono vaghi in vari luoghi e in vari
modi.
Quello che di più ricordo e che di più mi è a
cuore è la gita a “quarta caffè”.
Devo ammetterlo, è stata una gita bellissima
per il fatto dei macchinari che usavano per produrre molte buste di caffè. Mi ha colpito la velocità dei dipendenti e il
modo con cui essi ci hanno accolto.
Ovviamente non finiscono qui i miei ricordi perché le mie maestre organizzavano quasi sempre dei brevi ma bellissimi viaggi.
Oh....dopo tutti i ricordi rimpiango molte
cose, molti fatti e molti giochi che....alle medie si faranno?
Inoltre ripiango l'insegnamento della maestra
Maria Luce perché secondo me il modo come insegna era l'unico che solo
lei riusciva a mettere in atto in maniera completa.
Rimpiango anche la divisione tra me e le mie
amiche; se sarò fortunata, con alcune di esse mi ritroverò alle medie.
Da me stessa mi aspetto che negli anni
seguenti riuscirò a fare del mio meglio per soddisfare i miei genitori e le mie
maestre delle elementari.
Spero che troverò il tempo per andare a
salutarle e scoprire quali sono i nuovi alunni a cui insegneranno.
Beh....spero, con tutta la mia anima, che
ricorderò (o incontrerò per le strade) i miei amici e le mie maestre.
Francesca F.
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L'esperienza che ho avuto il primo giorno di scuola in parte è stata positiva e in parte negativa.
La positiva riguarda le maestre nuove che ho conosciuto; voglio fare un ringraziamento speciale alla mia maestra preferita, la maestra ALESSANDRA che è stata la maestra più paziente di tutte, anche se hanno lavorato molto la maestra Elena e la maestra Dory.
L'esperienza negativa l'ho vissuta il primo giorno di scuola, ma poi si è rivelata un esperienza positiva perché due delle mie compagne di classe sono diventate delle mie carissime amiche. Parlo di Martina e Chiara che in terza credevo fossero delle persone antipatiche perché a quei tempi mi guardavano sempre, forse per conoscermi meglio in ogni mio minimo atteggiamento. O
Emanuela M.
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Sta per finire il mio primo ciclo di studio, iniziato nel 2008 e che
sta per finire nel 2013.
Appena arrivato a scuola ero piccolo e non sapevo fare niente ma
ben presto imparai a scrivere. Andai in seconda dove rafforzai gli
studi.
Poi in terza, iniziai a salire i primi gradini ed incontrai un
nuovo compagno: Arnold; in quarta incontrai altri due amici: Matteo ed Antonio.
Ora sono i quinta, e sto per finirla, dopo tanti anni di avventure che
mi hanno aiutato a diventare grande e intelligente.
Ricordo tutti i bei momenti dalla prima e ricordo tutti i sorrisi che
mi avete reso e soprattutto ricordo voi, vi poterò nel cuore, care
maestre.
Nella nuova avventura non vi rivedrò e no sono neanche certo se rivedrò
i miei simpaticissimi compagni.
Mi aspetto di avere maestre come voi, di rincontrare tanti dei miei vecchi compagni
e che i prossimi tre anni siano pieni di scoperte, ma per ora mi impegno a
far concludere bene questo anno.
Stefano S.
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Mi dispiace che sta finendo la scuola, ma sono fiducioso di conoscere altri bravi compagni ; quando finirà la scuola sentirò tanta nostalgia e tristezza.
Mi ricorderò dal primo anno di scuola elementare. C'era la signora Ada che mi faceva divertire un mondo.In seconda c'era Maddalena, in terza Marika, in quarta la signora Maria Grazia e adesso c'è di nuovo la signora Ada. Ricorderò volentieri la visita in quinta di Suor Felicita , una suora che veniva da lontano.
In quarta mi ricordo la Signora Grazia e i bambini nuovi: Matteo, Antonio, Arnold, un bambino che sa suonare la chitarra.
Insomma quanto mi ha fatto emozionare questa scuola perché le maestre sono bravissime e la signora a cui voglio più bene è la signora Ada, con la quale ho condiviso tante belle esperienze.
Ricordo volentieri la gita a Otranto.
Mi ricordo la signora Maria Luce: che ogni tanto mi sussurrava “fermo, fermo” e “mariolo”.
Ci siamo comportati bene il primo anno di scuola elementare, sono entrato tranquillo e sereno.
Ma lo so che qualche volta ho fatto il monello; prometto che nella scuola secondaria mi impegnerò.
Mi ricordo che in questo ultimo anno abbiamo cantato “Come un pittore” invece l'otto giugno dobbiamo cantare... delle altre canzoni. Tra queste quella che dice “Vantaggiato insegnerà a Edoardo cia,cia,cia”. L'altra canzone mi fa piangere, la prima mi fa divertire e mi fanno divertire le risate di Riccardo.
Un grosso abbraccio maestre care e compagni simpatici.
Edoardo G.
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Sta finendo la
scuola, forse un pesante ciclo di sudi, ma con tante emozioni e adesso, un po’
di rimpianti…
Cinque anni sono
passati come un gabbiano che si tuffa nel mare, prende il pesce e se ne va.
Beh, ecco, quel
pesce ero io, e quel gabbiano erano le mie indimenticabili maestre che,
prendendomi con sicurezza, mi hanno fatto diventare un ragazzo in gamba, forse
un po’ birichino, nutrito dalla loro cultura e delle quali non dimenticherò mai
i loro insegnamenti.
Ricordo il primo
giorno di Scuola Primaria: tutti avevano il grembiule e tutti avevano il
pesciolino attaccato.
La maestra mi
chiamava “Pesciolino Zitto Zitto” perché ero veramente muto.
Poi, però, è
scattata la molla e sono diventato sempre più birichino.
Lei forse si era
illusa che io continuassi a stare “Zitto Zitto” come diceva.
Ricordo,
inoltre, quando in terza la maestra, dopo le sue interessanti lezioni, aveva
assegnato una ricerca sul T-Rex.
Io il giorno
dopo la dimenticai e dissi alla maestra la verità e lei, sorridendo, mi ha
risposto: <<E mo, ce facimu ...>>.
In quel momento
ho capito che non si era arrabbiata, o forse avrà detto qualcosa dentro di sé?
È una domanda che mi faccio invano ogni sera.
Forse la prima media
sarà una passeggiata, data la preparazione che mi ha 'incastonato'.
Forse troverò
maestre con la testa sulle spalle che mi daranno una seconda dritta, ma mai
importante quanto quella della maestra.
Sono cambiato in
carattere, aspetto…
Sono diventato
più esagitato al contrario di quanto ero prima: zitto e ubbidiente, faccio
sempre errori più stupidi, però mi sto acculturando sempre di più!!!
Spero che la mia
maestra, pur andandosene in pensione, continui a pensare come farò io per lei
ricordando i fatti e i misfatti che mi riguardano.
Matteo
D.
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Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola elementare ero impaurita e terrorizzata. Per fortuna siete arrivate voi, le maestre più brave e gentili del mondo che un bambino possa desiderare.
Annachiara M.
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Ormai la scuola primaria è finita ed io,
semplice alunno, andrò alle scuole medie e lascerò questa vecchia scuola dove le mie maestre mi hanno
insegnato molte cose, a me prima ignorate.
All'inizio della scuola non sapevo né
leggere né scrivere, ma adesso la mia conoscenza si è approfondita e so sia
leggere che scrivere.
Spero che il prossimo anno, nella futura
scuola, incontrerò maestre come voi, maestre.
Mi ricordo il primo giorno di scuola quando
la nonna mi portò qui dove avrei dovuto passare cinque anni della vita.
Questa scuola mi mancherà molto e rimpiango di aver detto che questa scuola non mi
sarebbe mia piaciuta.
Va beh! Le cose vadano come devono andare ma
io spero che la scuola media sia una scuola come questa e con maestre buone e
gentili come la maestra Maria Luce, Elena, Paola e Luigina che mi hanno insegnato
nuove lingue, a fare i calcoli e le figure geometriche, a usare internet e le
complicate applicazioni del computer.
Stefano M.
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Il mio primo ciclo di studio sta per finire ed io oltre ad arricchire
il mio bagaglio, sono diventato sempre più grande.
È stato bello passare cinque lunghi anni con voi maestre perché mi avete
imparato cose che mi serviranno nella vita.
Il primo giorno di scuola appena sono entrato dal cancello centrale avevo la tremarella,
ma dopo aver deciso in quale classe dovevamo andare, passò tutto.
Entrati in classe ci siamo presentati insieme alla maestra e con alcuni ero già
diventato amico. In quel giorno abbiamo iniziato a colorare, a scrivere e a disegnare.
Finite le ore ce ne siamo andati a casa ed ero molto felice di aver trovato
compagni nuovi.
Finito il un anno era arrivato il momento della pagella, e appena finita di
leggere, vidi promosso in classe seconda ed esultai. Giunse il secondo e iniziai un po’ ad imparare a leggere. Finì anche quell'anno e fui promosso in terza. Il primo giorno ci siamo messi in una stanza e appena sono entrato vidi un
bambino che si presentò e disse che si chiamava Arnold e che veniva dalla
Repubblica Democratica del Congo.
Lui non sapeva parlare in italiano infatti lui e la maestra Maria Luce
comunicavano a gesti. Ma poi pian piano lui lo ha imparato e io a leggere meglio.
Sono stato promosso in quarta. Giunto il primo giorno appena sono entrato la maestra stava presentando due
nuovi ragazzi: Antonio e Matteo.
Io non ho fatto subito amicizia con loro, ma dopo molti giorni, l’ho fatta. Lì, in quarta ho iniziato ad arricchire di più il bagaglio culturale e
scientifico. Finito l’anno è giunto il momento della
pagella: ho letto promosso in classe quinta. Io dentro di me esclamai:“Evviva!”.
Ed ora eccomi qua, sto per finire la classe quinta e io forse sono già un po’
maturo.
Ricordo quando siamo andati in gita a Bari: lì ho scoperto cose che non sapevo
ed ho approfondito altre che conoscevo. Lì abbiamo visto il percorso della luce e dell’acqua.
Io vorrei rimanere, in questa scuola perché ho avuto delle insegnanti molto
brave che mi hanno istruito molto bene. Ormai però, forse volerò in prima media e ma vi vorrò sempre
bene e non vi dimenticherò mai.
Andrea D.M.
BILANCI E RICORDI DI CINQUE ANNI
DI SCUOLA INSIEME ...
... E ASPETTATIVE
In questi cinque anni ci siamo
conosciuti, abbiamo studiato, siamo diventati amici.
Ricordo la prima quando eravamo
piccoli, teneri ed impauriti, come pulcini.
Le maestre si sono subito “rimboccate le
maniche” e ci hanno”catapultato” in un nuovo mondo, la scuola elementare. Avevamo paura, ma allo stesso tempo
eravamo contenti, perché orgogliosi di entrar a far parte di quella scuola e ci
sentivamo più grandi.
Così quel giorno abbiamo ritrovato
vecchi amici e conosciuti dei nuovi .
Quando sono arrivata “qui” in quinta
elementare non credevo ai miei occhi, ricordavo quel giorno come se fosse ieri. In me da allora sono cambiate molte cose.
Grazie alle mie maestre, la mia cultura
si è arricchita e anche la nostra educazione.
Le nostre maestre si sono impegnate fin
dal principio a rendere il nostro 'cervello' acculturato al massimo.
E ci son riuscite nel loro intento!
Prima ad ogni prova di verifica
pensavamo: “Ah, che spavento!”
Ora, invece, più sicuri di noi stessi,
pensiamo: “Ce la posso fare, niente è impossibile,
basta solo impegnarsi!”
Poco a poco abbiamo imparato a “VOLARE”,
sicuri nel cielo blu!
Ricordo, quando in terza, un nuovo
compagno, Arnold è venuto tra noi. Lui era spaesato in questo, per lui,
nuovo mondo. Poco a poco si è ambientato tra noi ed
abbiamo scoperto tante cose gli uni dell’altro.
Grazie a lui abbiamo saputo di più sul
suo mondo. E’ stato molto emozionante ed
istruttivo!
Ricordo anche la quarta quando si
univano a noi due nuovi compagni che provenivano anch’essi da realtà diverse:
Matteo ed Antonio. Matteo è galatinese, ma per il lavoro di
suo padre è partito in Emilia Romagna, in un paesino di provincia. Antonio, invece, proviene da un paese in
provincia di Taranto (Laterza).
Anch’essi si sono ambientati tra noi e
sono diventati nostri amici.
Sono sicura, anzi sicurissima, che tutto
questo mi mancherà e mi manca già adesso, quando alla fine della scuola mancano
solo nove giorni.
Rimpiango le nostre battute, le nostre chiacchierate,
le sgridate, i compiti, le amicizie e tanto altro ancora.
Io non dimenticherò mai tutto ciò,
perché ha segnato una parte importante della mia vita e sono sicura che abbiamo
vissuto questo periodo al meglio.
E’ stato molto bello studiare insieme le
materie, grazie alle nostre maestre e tutto questo lo rimpiango.
Io mi aspetto e ne sono sicura che le
conoscenze che ci hanno dato serviranno per tutta la vita.
Mi aspetto, inoltre, di essere promossa,
ma a proposito dei voti non voglio pensare niente, perché giustamente li devono dare le maestre.
La fine del mio primo ciclo di studi è
un po’ triste, perché abbandono tante cose che a poco a poco ho saputo
apprezzare.
Benedetta L.
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Il primo ciclo di studio si è concluso.
La scuola primaria è finita.
Tutti gli amici se ne vanno , alcuni tristi , altri
frementi di finire la scuola.
Tanti ricordi,rimpianti e aspettative …
Tante poesie, giochi e lavoretti,tante gite
istruttive e divertenti abbiam trascorso insieme.
E anche se l’anno prossimo non ritroveremo tutti i
compagni, quel che conta è che ci siamo divertiti e sostenuti l’uno con
l’altro.
Cinque anni sono passati, teneri e indifesi come
pulcini, siamo cresciuti, accompagnati dalle maestre e dallo studio andando
sempre migliorando.
Mi ricordo, quando, entravo a scuola lacrimando,
contrario all’idea dello studio ed era forse troppo presto per me per capirne
la su importanza.
Poi ho tentato di interessarmi alle lezioni ed e
stato così che sono arrivato fino in 5° elementare applicandomi allo studio.
Sono dispiaciuto molto di tutte le volte che ho
disobbedito e fatto di testa mia, sono pentito del mio comportamento scorretto
e spero di essere scusato.
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Questi cinque anni stanno per finire e io sono molto triste che vi lascerò, care maestre.
Mi ricordo i primi giorni di scuola; eravate molto simpatiche e noi facevamo i pesciolini con attaccate le
nostre facce.
Con gli anni sono cresciuta e
sempre più ho capito che voi eravate sempre più affezionate a me e anche ai
miei compagni, che sempre più crescevano.
Arrivati in terza i compagni aumentavano, ne arrivavano di nuovi, e facevamo conoscenze nuove.
Qui abbiamo iniziato a fare delle gite divertenti e a poco poco la scuola diventava sempre più difficile.
Arrivati in quarta abbiamo iniziato sempre di più a comprendere la
grammatica, la matematica…………
Esercitandoci giorno dopo giorno siamo arrivati a fare la prova di verifica dove ricordo il mio primo 8.
Ci avete accolto piccoli come pulcini ora ci lasciate più forti e
sicuri .
Quando andremo alla scuola media vi rimpiangeremo perché voi siete le
maestre più dolci e simpatiche.
Siete come madri ... ci insegnate ad amare.
Mi aspetto delle bella pagelle alla scuola media con dei bei voti, se
studierò.
Maestre non vi voglio lasciare!!!
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Sta
per finire il mio primo ciclo di studi che rimarrà sempre nel mio cuore, perché
ogni prima emozione non ti abbandonerà mai.
In
questi cinque anni io sono andata abbastanza bene, la mia media è sempre stata del
9/10 e io ne sono orgogliosa.
Della
scuola elementare i ricordi sbucano sempre. Per
esempio ricordo il mio primo 10; ero orgogliosissima e felicissima. Però
il ricordo che più amo è quando ho visto, per la prima volta, i miei compagni e
le mie nuove maestre; certo ero un po’ spaesata, ma dopo qualche minuto mi son
sentita “di famiglia”.
Io
rimpiango che, il mio primo ciclo di studi, a volte non mi sono impegnata
molto, facendo diventare il mio bel 9 un 7,5.
Dopo
questi cinque anni io ho molte aspettative, che forse saranno anche esagerate, la
prima volta è quella di trovare maestre brave come quelle che mi hanno seguito
in questo periodo e poi …. E poi andando avanti negli anni di trovare un lavoro
in cui posso sfruttare le conoscenze date in questa scuola e di non dimenticare
mai che l’unica arma per eccellere è lo studio.
Sono
triste di andarmene e di abbandonare le mie maestre perché loro son come mamme
che ci hanno aiutato a crescere e per questo sono delle persone speciali.
I cinque anni in questa scuola sono volati come fanno le foglie con il vento
autunnale, infatti mi sembra solo ieri in questa struttura.
Ero
tutta impaurita e adesso la sto per lasciare con i miei ricordi e una parte del
mio cuore.
Giulia F.
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Quest’anno scolastico, chiude il mio primo ciclo di studi, finisce per me la scuola primaria.
Valentina V.
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L'esperienza che ho avuto il primo giorno di scuola in parte è stata positiva e in parte negativa.
La positiva riguarda le maestre nuove che ho conosciuto; voglio fare un ringraziamento speciale alla mia maestra preferita, la maestra ALESSANDRA che è stata la maestra più paziente di tutte, anche se hanno lavorato molto la maestra Elena e la maestra Dory.
L'esperienza negativa l'ho vissuta il primo giorno di scuola, ma poi si è rivelata un esperienza positiva perché due delle mie compagne di classe sono diventate delle mie carissime amiche. Parlo di Martina e Chiara che in terza credevo fossero delle persone antipatiche perché a quei tempi mi guardavano sempre, forse per conoscermi meglio in ogni mio minimo atteggiamento. O
Emanuela M.
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In questi cinque anni, tu, maestra Maria Luce mi hai fatto imparare tante cose che non conoscevo e sono successi avvenimenti divertenti.
Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola, quando tu maestra Maria Luce, mi hai abbracciato e subito mi hai fatto sentire più sicura e protetta.
Quando io sono arrivata ero piccola come un pulcino indifeso, ma grazie al tuo aiuto, sono cresciuta nel modo più corretto possibile che ci sia. Mi hai insegnato quanto sia importante lo studio nella vita.
Purtroppo quest’anno dovrò lasciare questa scuola ed iniziare un’altra, che spero sia come questa.
Lì, spero di incontrare qualche vecchio compagno e che non sia troppo difficile; spero inoltre che le insegnanti non siano troppo severe, ma, che siano come quelle che lascerò quest’anno e che siano soddisfatte di me, come pure i miei genitori.
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L’anno scolastico sta per finire e mi dispiace molto dover lasciare le mie maestre Maria Luce Sindaco, Ada Vantaggiato, Elena Palmieri, Paola Carrozzini e Luigina Pisanello.
Cluadia M.
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-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Sta per finire il mio primo ciclo di studio e, dopo cinque anni, sono costretta a lasciare i miei amici e le mie maestre. Beh ...ciò che spero è che tutti coloro mi rimangano nel cuore e li ricorderò per la vita.
L’anno scolastico sta per finire e mi dispiace molto dover lasciare le mie maestre Maria Luce Sindaco, Ada Vantaggiato, Elena Palmieri, Paola Carrozzini e Luigina Pisanello.
Durante i cinque anni ho
imparato molte cose: i verbi, gli aggettivi, i nomi, gli avverbi, le
preposizioni…..
Ricordo quella volta in cui
trovai il telefonino di mia madre nello zaino dopo che squillò. Ero tutta rossa
come un pomodoro, non me l’aspettavo proprio!
Appena arrivata a casa piansi
pensando che la maestra mi avesse tolto un voto nel comportamento, anche se le
avevo spiegato che la mamma, per sbaglio, l’aveva fatto cadere nel mio zaino.
In questi cinque anni sono
rimasta, purtroppo, sempre la stessa, solo che in matematica qualche volta sono
migliorata, altre volte sono peggiorata.
Spero di non dimenticare e di non deludere mai in futuro le mie care
maestre.
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L’ultimo anno nella scuola
Primaria sta per concludersi, e posso solo dire che è stato
indimenticabile. Ogni giorno mi sono stati dati insegnamenti che mi hanno
fatto crescere nello studio, ma soprattutto nella vita.
Quando sono arrivata qui
avevo 6 anni, adesso ne ho 11 e grazie a questo lungo percorso ho imparato a
dare sempre tutta me stessa in qualsiasi cosa faccio, a non arrendermi mai e ad
andare avanti a testa alta, fiera di essere quella che sono dentro e
fregandomene dei commenti degli altri, ma ho imparato soprattutto a
“sbagliare per crescere”.
È stato bello conoscere altre
persone, ed anche se di amici veri nella mia classe ne ho pochi, ho incontrato
delle ragazze speciali, le uniche con cui ho un legame sincero e
stretto.
È stato in questa scuola che ho costruito le fondamenta sulle quali appoggiare in futuro i muri di una piccola casetta, che costruirò, pezzo per pezzo, con il sudore e la fatica del lavoro, perché nessuno ti regala niente, come mi hanno insegnato le mie maestre. In questa scuola ho vissuto 5 anni pieni zeppi di emozioni e di sentimenti, di gioie, ma anche di delusioni.
È stato in questa scuola che ho costruito le fondamenta sulle quali appoggiare in futuro i muri di una piccola casetta, che costruirò, pezzo per pezzo, con il sudore e la fatica del lavoro, perché nessuno ti regala niente, come mi hanno insegnato le mie maestre. In questa scuola ho vissuto 5 anni pieni zeppi di emozioni e di sentimenti, di gioie, ma anche di delusioni.
Già dal 1°anno venire a
scuola è stato come stare a casa, e in effetti la scuola primaria è stata un
po’ la mia 2° casa.
Ricordo ancora il 1°giorno,
quando ho varcato la soglia del cancello, emozionata come se mettessi piede
sulla Luna.
Da quel momento in poi la mia
vita è profondamente cambiata. Non sono stata più la bambina di una volta, ma
sono cresciuta ed ho imparato ad affrontare ogni difficoltà senza perdermi
d’animo. Sono seguiti altri anni emozionanti, e, adesso che sono arrivata
alla fine dell’ultimo anno, credo di avere pochi rimpianti, se non per qualche
volta che non ho dato tutta me stessa.
Mi dispiace di non aver
legato molte amicizie, ma sono contenta che quella che ho sono vere e sincere.
Spero che nel futuro
incontrerò altre persone come le mie maestre della scuola elementare, che mi
hanno sempre spinto a dare il meglio e che continuerò a vivere la scuola come una
2°casa, non come una prigione.
Infine spero di continuare le
mie amicizie anche se andrò in una scuola diversa da quella delle mie amiche.
Questi 5 anni nella scuola
Primaria sono stati davvero i migliori della mia vita, perché mi hanno fatto
capire che anche se qualcosa può sembrare noiosa, se la guardi da un altro punto
di vista sarà la più divertente.
Benedetta
M.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Sta per finire il mio primo ciclo di studio e, dopo cinque anni, sono costretta a lasciare i miei amici e le mie maestre. Beh ...ciò che spero è che tutti coloro mi rimangano nel cuore e li ricorderò per la vita.
In tutti i cinque anni è andata abbastanza
bene, anche se in alcuni di essi i voti non erano dei migliori, ma ora me la
cavo.
In prima ero soddisfatta della mia capacità di
saper leggere e scrivere. In seconda sapevo già fare ciò e mi impegnavo
sempre di più. Man mano crescevo e con difficoltà, ostacoli
facili e difficili da superare sono arrivata in quinta. Ora i testi, le poesie.... li scrivo ancora
meglio tanto che i genitori e la maestra di italiano sono soddisfatti di me. Ovviamente anche io sono soddisfatta e ho
notato del cambiamento subito dalla prima elementare fino ad oggi. Forse riuscirò a continuare il mio “viaggio di
studio” in questo modo?
I ricordi sono vaghi in vari luoghi e in vari
modi.
Quello che di più ricordo e che di più mi è a
cuore è la gita a “quarta caffè”.
Devo ammetterlo, è stata una gita bellissima
per il fatto dei macchinari che usavano per produrre molte buste di caffè. Mi ha colpito la velocità dei dipendenti e il
modo con cui essi ci hanno accolto.
Ovviamente non finiscono qui i miei ricordi perché le mie maestre organizzavano quasi sempre dei brevi ma bellissimi viaggi.
Oh....dopo tutti i ricordi rimpiango molte
cose, molti fatti e molti giochi che....alle medie si faranno?
Inoltre ripiango l'insegnamento della maestra
Maria Luce perché secondo me il modo come insegna era l'unico che solo
lei riusciva a mettere in atto in maniera completa.
Rimpiango anche la divisione tra me e le mie
amiche; se sarò fortunata, con alcune di esse mi ritroverò alle medie.
Da me stessa mi aspetto che negli anni
seguenti riuscirò a fare del mio meglio per soddisfare i miei genitori e le mie
maestre delle elementari.
Spero che troverò il tempo per andare a
salutarle e scoprire quali sono i nuovi alunni a cui insegneranno.
Beh....spero, con tutta la mia anima, che
ricorderò (o incontrerò per le strade) i miei amici e le mie maestre.
Francesca F.
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L'esperienza che ho avuto il primo giorno di scuola in parte è stata positiva e in parte negativa.
La positiva riguarda le maestre nuove che ho conosciuto; voglio fare un ringraziamento speciale alla mia maestra preferita, la maestra ALESSANDRA che è stata la maestra più paziente di tutte, anche se hanno lavorato molto la maestra Elena e la maestra Dory.
L'esperienza negativa l'ho vissuta il primo giorno di scuola, ma poi si è rivelata un esperienza positiva perché due delle mie compagne di classe sono diventate delle mie carissime amiche. Parlo di Martina e Chiara che in terza credevo fossero delle persone antipatiche perché a quei tempi mi guardavano sempre, forse per conoscermi meglio in ogni mio minimo atteggiamento. O
Emanuela M.
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Sta per finire il mio primo ciclo di studio, iniziato nel 2008 e che
sta per finire nel 2013.
Appena arrivato a scuola ero piccolo e non sapevo fare niente ma
ben presto imparai a scrivere. Andai in seconda dove rafforzai gli
studi.
Poi in terza, iniziai a salire i primi gradini ed incontrai un
nuovo compagno: Arnold; in quarta incontrai altri due amici: Matteo ed Antonio.
Ora sono i quinta, e sto per finirla, dopo tanti anni di avventure che
mi hanno aiutato a diventare grande e intelligente.
Ricordo tutti i bei momenti dalla prima e ricordo tutti i sorrisi che
mi avete reso e soprattutto ricordo voi, vi poterò nel cuore, care
maestre.
Nella nuova avventura non vi rivedrò e no sono neanche certo se rivedrò
i miei simpaticissimi compagni.
Mi aspetto di avere maestre come voi, di rincontrare tanti dei miei vecchi compagni
e che i prossimi tre anni siano pieni di scoperte, ma per ora mi impegno a
far concludere bene questo anno.
Stefano S.
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Mi dispiace che sta finendo la scuola, ma sono fiducioso di conoscere altri bravi compagni ; quando finirà la scuola sentirò tanta nostalgia e tristezza.
Mi ricorderò dal primo anno di scuola elementare. C'era la signora Ada che mi faceva divertire un mondo.In seconda c'era Maddalena, in terza Marika, in quarta la signora Maria Grazia e adesso c'è di nuovo la signora Ada. Ricorderò volentieri la visita in quinta di Suor Felicita , una suora che veniva da lontano.
In quarta mi ricordo la Signora Grazia e i bambini nuovi: Matteo, Antonio, Arnold, un bambino che sa suonare la chitarra.
Insomma quanto mi ha fatto emozionare questa scuola perché le maestre sono bravissime e la signora a cui voglio più bene è la signora Ada, con la quale ho condiviso tante belle esperienze.
Ricordo volentieri la gita a Otranto.
Mi ricordo la signora Maria Luce: che ogni tanto mi sussurrava “fermo, fermo” e “mariolo”.
Ci siamo comportati bene il primo anno di scuola elementare, sono entrato tranquillo e sereno.
Ma lo so che qualche volta ho fatto il monello; prometto che nella scuola secondaria mi impegnerò.
Mi ricordo che in questo ultimo anno abbiamo cantato “Come un pittore” invece l'otto giugno dobbiamo cantare... delle altre canzoni. Tra queste quella che dice “Vantaggiato insegnerà a Edoardo cia,cia,cia”. L'altra canzone mi fa piangere, la prima mi fa divertire e mi fanno divertire le risate di Riccardo.
Un grosso abbraccio maestre care e compagni simpatici.
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Mi dispiace che sta finendo la scuola, ma sono fiducioso di conoscere altri bravi compagni ; quando finirà la scuola sentirò tanta nostalgia e tristezza.
Mi ricorderò dal primo anno di scuola elementare. C'era la signora Ada che mi faceva divertire un mondo.In seconda c'era Maddalena, in terza Marika, in quarta la signora Maria Grazia e adesso c'è di nuovo la signora Ada. Ricorderò volentieri la visita in quinta di Suor Felicita , una suora che veniva da lontano.
In quarta mi ricordo la Signora Grazia e i bambini nuovi: Matteo, Antonio, Arnold, un bambino che sa suonare la chitarra.
Insomma quanto mi ha fatto emozionare questa scuola perché le maestre sono bravissime e la signora a cui voglio più bene è la signora Ada, con la quale ho condiviso tante belle esperienze.
Ricordo volentieri la gita a Otranto.
Mi ricordo la signora Maria Luce: che ogni tanto mi sussurrava “fermo, fermo” e “mariolo”.
Ci siamo comportati bene il primo anno di scuola elementare, sono entrato tranquillo e sereno.
Ma lo so che qualche volta ho fatto il monello; prometto che nella scuola secondaria mi impegnerò.
Mi ricordo che in questo ultimo anno abbiamo cantato “Come un pittore” invece l'otto giugno dobbiamo cantare... delle altre canzoni. Tra queste quella che dice “Vantaggiato insegnerà a Edoardo cia,cia,cia”. L'altra canzone mi fa piangere, la prima mi fa divertire e mi fanno divertire le risate di Riccardo.
Un grosso abbraccio maestre care e compagni simpatici.
Edoardo G.
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Sta finendo la
scuola, forse un pesante ciclo di sudi, ma con tante emozioni e adesso, un po’
di rimpianti…
Cinque anni sono
passati come un gabbiano che si tuffa nel mare, prende il pesce e se ne va.
Beh, ecco, quel
pesce ero io, e quel gabbiano erano le mie indimenticabili maestre che,
prendendomi con sicurezza, mi hanno fatto diventare un ragazzo in gamba, forse
un po’ birichino, nutrito dalla loro cultura e delle quali non dimenticherò mai
i loro insegnamenti.
Ricordo il primo
giorno di Scuola Primaria: tutti avevano il grembiule e tutti avevano il
pesciolino attaccato.
La maestra mi
chiamava “Pesciolino Zitto Zitto” perché ero veramente muto.
Poi, però, è
scattata la molla e sono diventato sempre più birichino.
Lei forse si era
illusa che io continuassi a stare “Zitto Zitto” come diceva.
Ricordo,
inoltre, quando in terza la maestra, dopo le sue interessanti lezioni, aveva
assegnato una ricerca sul T-Rex.
Io il giorno
dopo la dimenticai e dissi alla maestra la verità e lei, sorridendo, mi ha
risposto: <<E mo, ce facimu ...>>.
In quel momento
ho capito che non si era arrabbiata, o forse avrà detto qualcosa dentro di sé?
È una domanda che mi faccio invano ogni sera.
Forse la prima media
sarà una passeggiata, data la preparazione che mi ha 'incastonato'.
Forse troverò
maestre con la testa sulle spalle che mi daranno una seconda dritta, ma mai
importante quanto quella della maestra.
Sono cambiato in
carattere, aspetto…
Sono diventato
più esagitato al contrario di quanto ero prima: zitto e ubbidiente, faccio
sempre errori più stupidi, però mi sto acculturando sempre di più!!!
Spero che la mia
maestra, pur andandosene in pensione, continui a pensare come farò io per lei
ricordando i fatti e i misfatti che mi riguardano.
Matteo
D.
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Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola elementare ero impaurita e terrorizzata. Per fortuna siete arrivate voi, le maestre più brave e gentili del mondo che un bambino possa desiderare.
Annachiara M.
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Ormai la scuola primaria è finita ed io, semplice alunno, andrò alle scuole medie e lascerò questa vecchia scuola dove le mie maestre mi hanno insegnato molte cose, a me prima ignorate.
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Ormai la scuola primaria è finita ed io, semplice alunno, andrò alle scuole medie e lascerò questa vecchia scuola dove le mie maestre mi hanno insegnato molte cose, a me prima ignorate.
All'inizio della scuola non sapevo né
leggere né scrivere, ma adesso la mia conoscenza si è approfondita e so sia
leggere che scrivere.
Spero che il prossimo anno, nella futura
scuola, incontrerò maestre come voi, maestre.
Mi ricordo il primo giorno di scuola quando
la nonna mi portò qui dove avrei dovuto passare cinque anni della vita.
Questa scuola mi mancherà molto e rimpiango di aver detto che questa scuola non mi
sarebbe mia piaciuta.
Va beh! Le cose vadano come devono andare ma
io spero che la scuola media sia una scuola come questa e con maestre buone e
gentili come la maestra Maria Luce, Elena, Paola e Luigina che mi hanno insegnato
nuove lingue, a fare i calcoli e le figure geometriche, a usare internet e le
complicate applicazioni del computer.
Stefano M.
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Il mio primo ciclo di studio sta per finire ed io oltre ad arricchire il mio bagaglio, sono diventato sempre più grande.
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Il mio primo ciclo di studio sta per finire ed io oltre ad arricchire il mio bagaglio, sono diventato sempre più grande.
È stato bello passare cinque lunghi anni con voi maestre perché mi avete
imparato cose che mi serviranno nella vita.
Il primo giorno di scuola appena sono entrato dal cancello centrale avevo la tremarella, ma dopo aver deciso in quale classe dovevamo andare, passò tutto.
Entrati in classe ci siamo presentati insieme alla maestra e con alcuni ero già diventato amico. In quel giorno abbiamo iniziato a colorare, a scrivere e a disegnare.
Finite le ore ce ne siamo andati a casa ed ero molto felice di aver trovato compagni nuovi.
Finito il un anno era arrivato il momento della pagella, e appena finita di leggere, vidi promosso in classe seconda ed esultai. Giunse il secondo e iniziai un po’ ad imparare a leggere. Finì anche quell'anno e fui promosso in terza. Il primo giorno ci siamo messi in una stanza e appena sono entrato vidi un bambino che si presentò e disse che si chiamava Arnold e che veniva dalla Repubblica Democratica del Congo.
Lui non sapeva parlare in italiano infatti lui e la maestra Maria Luce comunicavano a gesti. Ma poi pian piano lui lo ha imparato e io a leggere meglio.
Sono stato promosso in quarta. Giunto il primo giorno appena sono entrato la maestra stava presentando due nuovi ragazzi: Antonio e Matteo.
Io non ho fatto subito amicizia con loro, ma dopo molti giorni, l’ho fatta. Lì, in quarta ho iniziato ad arricchire di più il bagaglio culturale e scientifico. Finito l’anno è giunto il momento della pagella: ho letto promosso in classe quinta. Io dentro di me esclamai:“Evviva!”.
Ed ora eccomi qua, sto per finire la classe quinta e io forse sono già un po’ maturo.
Ricordo quando siamo andati in gita a Bari: lì ho scoperto cose che non sapevo ed ho approfondito altre che conoscevo. Lì abbiamo visto il percorso della luce e dell’acqua.
Io vorrei rimanere, in questa scuola perché ho avuto delle insegnanti molto brave che mi hanno istruito molto bene. Ormai però, forse volerò in prima media e ma vi vorrò sempre bene e non vi dimenticherò mai.
Il primo giorno di scuola appena sono entrato dal cancello centrale avevo la tremarella, ma dopo aver deciso in quale classe dovevamo andare, passò tutto.
Entrati in classe ci siamo presentati insieme alla maestra e con alcuni ero già diventato amico. In quel giorno abbiamo iniziato a colorare, a scrivere e a disegnare.
Finite le ore ce ne siamo andati a casa ed ero molto felice di aver trovato compagni nuovi.
Finito il un anno era arrivato il momento della pagella, e appena finita di leggere, vidi promosso in classe seconda ed esultai. Giunse il secondo e iniziai un po’ ad imparare a leggere. Finì anche quell'anno e fui promosso in terza. Il primo giorno ci siamo messi in una stanza e appena sono entrato vidi un bambino che si presentò e disse che si chiamava Arnold e che veniva dalla Repubblica Democratica del Congo.
Lui non sapeva parlare in italiano infatti lui e la maestra Maria Luce comunicavano a gesti. Ma poi pian piano lui lo ha imparato e io a leggere meglio.
Sono stato promosso in quarta. Giunto il primo giorno appena sono entrato la maestra stava presentando due nuovi ragazzi: Antonio e Matteo.
Io non ho fatto subito amicizia con loro, ma dopo molti giorni, l’ho fatta. Lì, in quarta ho iniziato ad arricchire di più il bagaglio culturale e scientifico. Finito l’anno è giunto il momento della pagella: ho letto promosso in classe quinta. Io dentro di me esclamai:“Evviva!”.
Ed ora eccomi qua, sto per finire la classe quinta e io forse sono già un po’ maturo.
Ricordo quando siamo andati in gita a Bari: lì ho scoperto cose che non sapevo ed ho approfondito altre che conoscevo. Lì abbiamo visto il percorso della luce e dell’acqua.
Io vorrei rimanere, in questa scuola perché ho avuto delle insegnanti molto brave che mi hanno istruito molto bene. Ormai però, forse volerò in prima media e ma vi vorrò sempre bene e non vi dimenticherò mai.
Andrea D.M.
Che schifo
RispondiElimina(almeno ho avuto la decenza di scrivere)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaChe schifo che sei tu!
EliminaPer me è stato utile perché io ci avevo un compito e ho preso spunto da questo sito
EliminaAnche io ho delle maestre bravissime
RispondiEliminaLe mie dolcissime 😢😢e non le vedrò più 😭😭😭
EliminaNon pago affitto
RispondiEliminano pago afito anche io
RispondiEliminaBe in realtà si scrive così affitto
EliminaGRANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Elimina#Andra' tutto bene
RispondiEliminaciao
RispondiEliminaciao amore
Eliminami è scappato
Eliminaciao bell tema
Elimina#andràtuttomale
RispondiEliminahttp://ciaopolo2galatina.blogspot.com/p/bilanci-e-ricordi.html
RispondiEliminal afito NON si paga!!
RispondiEliminaCiaooo elementariiii😜😜😜😜😜
RispondiElimina