Bilanci e aspettative

Dopo cinque anni di scuola primaria, è giunto il momento di fare un bilancio, di gioie e di ricordi, ma non solo ... di proiettarsi nel futuro prossimo, quando ci si troverà tra i banchi della scuola secondaria di I grado.


Questa pagina dunque accoglierà ...




BILANCI E RICORDI  DI CINQUE ANNI 

DI SCUOLA INSIEME ... 

... E ASPETTATIVE




In questi cinque anni ci siamo conosciuti, abbiamo studiato, siamo diventati amici.
Ricordo la prima quando eravamo piccoli, teneri ed impauriti, come pulcini.
Le maestre si sono subito “rimboccate le maniche” e ci hanno”catapultato” in un nuovo mondo, la scuola elementare. Avevamo paura, ma allo stesso tempo eravamo contenti, perché orgogliosi di entrar a far parte di quella scuola e ci sentivamo più grandi.
Così quel giorno abbiamo ritrovato vecchi amici e conosciuti dei nuovi .
Quando sono arrivata “qui” in quinta elementare non credevo ai miei occhi, ricordavo quel giorno come se fosse ieri. In me da allora sono cambiate molte cose.
Grazie alle mie maestre, la mia cultura si è arricchita e anche la nostra educazione.
Le nostre maestre si sono impegnate fin dal principio a rendere il nostro 'cervello' acculturato al massimo.
E ci son riuscite nel loro intento!
Prima ad ogni prova di verifica pensavamo: “Ah, che spavento!”
Ora, invece, più sicuri di noi stessi, pensiamo: “Ce la posso fare, niente è impossibile, basta solo impegnarsi!”
Poco a poco abbiamo imparato a “VOLARE”, sicuri nel cielo blu!
Ricordo, quando in terza, un nuovo compagno, Arnold è venuto tra noi. Lui era spaesato in questo, per lui, nuovo mondo. Poco a poco si è ambientato tra noi ed abbiamo scoperto tante cose gli uni dell’altro.
Grazie a lui abbiamo saputo di più sul suo mondo. E’ stato molto emozionante ed istruttivo!
Ricordo anche la quarta quando si univano a noi due nuovi compagni che provenivano anch’essi da realtà diverse: Matteo ed Antonio. Matteo è galatinese, ma per il lavoro di suo padre è partito in Emilia Romagna, in un paesino di provincia. Antonio, invece, proviene da un paese in provincia di Taranto (Laterza).
Anch’essi si sono ambientati tra noi e sono diventati nostri amici.
Sono sicura, anzi sicurissima, che tutto questo mi mancherà e mi manca già adesso, quando alla fine della scuola mancano solo nove giorni.
Rimpiango le nostre battute, le nostre chiacchierate, le sgridate, i compiti, le amicizie e tanto altro ancora.
Io non dimenticherò mai tutto ciò, perché ha segnato una parte importante della mia vita e sono sicura che abbiamo vissuto questo periodo al meglio.
E’ stato molto bello studiare insieme le materie, grazie alle nostre maestre e tutto questo lo rimpiango.
Io mi aspetto e ne sono sicura che le conoscenze che ci hanno dato serviranno per tutta la vita.
Mi aspetto, inoltre, di essere promossa, ma a proposito dei voti non voglio pensare niente, perché giustamente li devono dare le maestre.
La fine del mio primo ciclo di studi è un po’ triste, perché abbandono tante cose che a poco a poco ho saputo apprezzare.

Benedetta L.

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Il primo ciclo di studio si è concluso.
La scuola primaria è finita.
Tutti gli amici se ne vanno , alcuni tristi , altri frementi di finire la scuola.
Tanti ricordi,rimpianti e aspettative …
Tante poesie, giochi e lavoretti,tante gite istruttive e divertenti abbiam trascorso insieme.
E anche se l’anno prossimo non ritroveremo tutti i compagni, quel che conta è che ci siamo divertiti e sostenuti l’uno con l’altro.
Cinque anni sono passati, teneri e indifesi come pulcini, siamo cresciuti, accompagnati dalle maestre e dallo studio andando sempre migliorando.
Mi ricordo, quando, entravo a scuola lacrimando, contrario all’idea dello studio ed era forse troppo presto per me per capirne la su importanza.
Poi ho tentato di interessarmi alle lezioni ed e stato così che sono arrivato fino in 5° elementare applicandomi allo studio.
Sono dispiaciuto molto di tutte le volte che ho disobbedito e fatto di testa mia, sono pentito del mio comportamento scorretto e spero di essere scusato.

Marco S.

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Questi cinque anni stanno per finire e io sono molto triste che vi lascerò, care maestre.
Mi ricordo i primi giorni di scuola; eravate molto simpatiche e noi facevamo i pesciolini con attaccate le nostre facce.
Con gli anni sono cresciuta e sempre più ho capito che voi eravate sempre più affezionate a me e anche ai miei compagni, che sempre più crescevano.
Arrivati in terza i compagni aumentavano, ne arrivavano di nuovi, e facevamo conoscenze nuove.
Qui abbiamo iniziato a fare delle gite divertenti e a poco poco  la scuola diventava sempre più difficile.
Arrivati in quarta abbiamo iniziato sempre di più a comprendere la grammatica, la matematica…………
Esercitandoci  giorno dopo giorno siamo arrivati a fare la prova di verifica dove ricordo il mio primo 8.
Ci avete accolto piccoli come pulcini ora ci lasciate più forti e sicuri .
Quando andremo alla scuola media vi rimpiangeremo perché voi siete le maestre più dolci e simpatiche.
Siete come madri ... ci insegnate ad amare.
Mi aspetto delle bella pagelle alla scuola media con dei bei voti, se studierò.
Maestre non vi voglio lasciare!!!
Ludovica A.

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Sta per finire il mio primo ciclo di studi che rimarrà sempre nel mio cuore, perché ogni prima emozione non ti abbandonerà mai.
In questi cinque anni io sono andata abbastanza bene, la mia media è sempre stata del 9/10 e io ne sono orgogliosa.
Della scuola elementare i ricordi sbucano sempre. Per esempio ricordo il mio primo 10; ero orgogliosissima e felicissima. Però il ricordo che più amo è quando ho visto, per la prima volta, i miei compagni e le mie nuove maestre; certo ero un po’ spaesata, ma dopo qualche minuto mi son sentita “di famiglia”.
Io rimpiango che, il mio primo ciclo di studi, a volte non mi sono impegnata molto, facendo diventare il mio bel 9 un 7,5.
Dopo questi cinque anni io ho molte aspettative, che forse saranno anche esagerate, la prima volta è quella di trovare maestre brave come quelle che mi hanno seguito in questo periodo e poi …. E poi andando avanti negli anni di trovare un lavoro in cui posso sfruttare le conoscenze date in questa scuola e di non dimenticare mai che l’unica arma per eccellere è lo studio.
Sono triste di andarmene e di abbandonare le mie maestre perché loro son come mamme che ci hanno aiutato a crescere e per questo sono delle persone speciali.
I cinque anni in questa scuola sono volati come fanno le foglie con il vento autunnale, infatti mi sembra solo ieri in questa struttura.
Ero tutta impaurita e adesso la sto per lasciare con i miei ricordi e una parte del mio cuore.

Giulia F. 

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Quest’anno scolastico, chiude il mio primo ciclo di studi, finisce per me la scuola primaria.
In questi cinque anni, tu, maestra Maria Luce mi hai fatto imparare tante cose che non conoscevo e sono successi avvenimenti divertenti.
Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola, quando tu maestra Maria Luce, mi hai abbracciato e subito mi hai fatto sentire più sicura e protetta.
Quando io sono arrivata ero piccola come un pulcino indifeso, ma grazie al tuo aiuto, sono cresciuta nel modo più corretto possibile che ci sia. Mi hai insegnato quanto sia importante lo studio nella vita.
Purtroppo quest’anno dovrò lasciare questa scuola ed iniziare un’altra, che spero sia come questa.
Lì, spero di incontrare qualche vecchio compagno e che non sia troppo difficile; spero inoltre che le insegnanti non siano troppo severe, ma, che siano come quelle che lascerò quest’anno e che siano soddisfatte di me, come pure i miei genitori.

Valentina V.

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L’anno scolastico sta per finire e mi dispiace molto dover lasciare le mie maestre Maria Luce Sindaco, Ada Vantaggiato, Elena Palmieri, Paola Carrozzini e Luigina Pisanello.
Durante i cinque anni ho imparato molte cose: i verbi, gli aggettivi, i nomi, gli avverbi, le preposizioni…..
Ricordo quella volta in cui trovai il telefonino di mia madre nello zaino dopo che squillò. Ero tutta rossa come un pomodoro, non me l’aspettavo proprio!
Appena arrivata a casa piansi pensando che la maestra mi avesse tolto un voto nel comportamento, anche se le avevo spiegato che la mamma, per sbaglio, l’aveva fatto cadere nel mio zaino.
In questi cinque anni sono rimasta, purtroppo, sempre la stessa, solo che in matematica qualche volta sono migliorata, altre volte sono peggiorata.
Spero di non dimenticare e di non deludere mai in futuro le mie care maestre.

Cluadia M.  

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L’ultimo anno nella scuola Primaria sta per concludersi, e posso solo dire che è stato indimenticabile. Ogni giorno mi sono stati dati insegnamenti che mi hanno fatto crescere nello studio, ma soprattutto nella vita. 
Quando sono arrivata qui avevo 6 anni, adesso ne ho 11 e grazie a questo lungo percorso ho imparato a dare sempre tutta me stessa in qualsiasi cosa faccio, a non arrendermi mai e ad andare  avanti a testa alta, fiera di essere quella che sono dentro e fregandomene  dei commenti degli altri, ma ho imparato soprattutto a “sbagliare per crescere”.                                                                  
È stato bello conoscere altre persone, ed anche se di amici veri nella mia classe ne ho pochi, ho incontrato delle ragazze speciali, le uniche con cui ho un legame sincero e stretto.                                                                                                                                
È stato in questa scuola che ho costruito le fondamenta sulle quali appoggiare in futuro i muri di una piccola casetta, che costruirò, pezzo per pezzo, con il sudore e la fatica del lavoro, perché nessuno ti regala niente, come mi hanno insegnato le mie maestre. In questa scuola ho vissuto 5 anni pieni zeppi di emozioni e di sentimenti, di gioie, ma anche di  delusioni.
Già dal 1°anno venire a scuola è stato come stare a casa, e in effetti la scuola primaria è stata un po’ la mia 2° casa.
Ricordo ancora il 1°giorno, quando ho varcato la soglia del cancello, emozionata come se mettessi piede sulla Luna.                                               
Da quel momento in poi la mia vita è profondamente cambiata. Non sono stata più la bambina di una volta, ma sono cresciuta ed ho imparato ad affrontare ogni difficoltà senza perdermi d’animo.  Sono seguiti altri anni emozionanti, e, adesso che sono arrivata alla fine dell’ultimo anno, credo di avere pochi rimpianti, se non per qualche volta che non ho dato tutta me stessa. 
Mi dispiace di non aver legato molte amicizie, ma sono contenta che quella che ho sono vere e sincere.
Spero che nel futuro incontrerò altre persone come le mie maestre della scuola elementare, che mi hanno sempre spinto a dare il meglio e che continuerò a vivere la scuola come una 2°casa, non come una prigione. 
Infine spero di continuare le mie amicizie anche se andrò in una scuola diversa da quella delle mie amiche.

Questi 5 anni nella scuola Primaria sono stati davvero i migliori della mia vita, perché mi hanno fatto capire che anche se qualcosa può sembrare noiosa, se la guardi da un altro punto di vista sarà la più divertente.

 Benedetta M.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------Sta per finire il mio primo ciclo di studio e, dopo cinque anni, sono costretta a lasciare i miei amici e le mie maestre. Beh ...ciò che spero è che tutti coloro mi rimangano nel cuore e li ricorderò per la vita.
In tutti i cinque anni è andata abbastanza bene, anche se in alcuni di essi i voti non erano dei migliori, ma ora me la cavo.
In prima ero soddisfatta della mia capacità di saper leggere e scrivere. In seconda sapevo già fare ciò e mi impegnavo sempre di più. Man mano crescevo e con difficoltà, ostacoli facili e difficili da superare sono arrivata in quinta. Ora i testi, le poesie.... li scrivo ancora meglio tanto che i genitori e la maestra di italiano sono soddisfatti di me. Ovviamente anche io sono soddisfatta e ho notato del cambiamento subito dalla prima elementare fino ad oggi. Forse riuscirò a continuare il mio “viaggio di studio” in questo modo?
I ricordi sono vaghi in vari luoghi e in vari modi.
Quello che di più ricordo e che di più mi è a cuore è la gita a “quarta caffè”.
Devo ammetterlo, è stata una gita bellissima per il fatto dei macchinari che usavano per produrre molte buste di caffè. Mi ha colpito la velocità dei dipendenti e il modo con cui essi ci hanno accolto.
Ovviamente non finiscono qui i miei ricordi perché le mie maestre organizzavano quasi sempre dei brevi ma bellissimi viaggi.
Oh....dopo tutti i ricordi rimpiango molte cose, molti fatti e molti giochi che....alle medie si faranno?
Inoltre ripiango l'insegnamento della maestra Maria Luce perché secondo me il modo come insegna era l'unico che solo lei riusciva a mettere in atto in maniera completa.
Rimpiango anche la divisione tra me e le mie amiche; se sarò fortunata, con alcune di esse mi ritroverò alle medie. 
Da me stessa mi aspetto che negli anni seguenti riuscirò a fare del mio meglio per soddisfare i miei genitori e le mie maestre delle elementari.
Spero che troverò il tempo per andare a salutarle e scoprire quali sono i nuovi alunni a cui insegneranno.
Beh....spero, con tutta la mia anima, che ricorderò (o incontrerò per le strade) i miei amici e le mie maestre.


Francesca F. 

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L'esperienza che ho avuto il primo giorno di scuola in parte è stata positiva e in parte negativa.
La positiva riguarda le maestre nuove che ho conosciuto; voglio fare un ringraziamento speciale alla mia maestra preferita, la maestra ALESSANDRA che è stata la maestra più paziente di tutte, anche se hanno lavorato molto la maestra Elena e la maestra Dory.
L'esperienza negativa l'ho vissuta il primo giorno di scuola, ma poi si è rivelata un esperienza positiva perché  due delle mie compagne di classe sono diventate delle mie carissime amiche. Parlo di Martina e Chiara che in terza credevo fossero delle persone antipatiche perché a quei tempi mi guardavano sempre, forse per conoscermi meglio in ogni mio minimo atteggiamento. O

Emanuela M.   


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Sta per finire il mio primo ciclo di studio, iniziato nel 2008 e che sta per finire nel 2013.
Appena arrivato a scuola ero piccolo e non sapevo fare niente ma ben presto imparai a scrivere. Andai in seconda dove rafforzai gli studi.
Poi in terza, iniziai a salire i primi gradini ed incontrai un nuovo compagno: Arnold; in quarta incontrai altri due amici: Matteo ed Antonio.
Ora sono i quinta, e sto per finirla, dopo tanti anni di avventure che mi hanno aiutato a diventare grande e intelligente.
Ricordo tutti i bei momenti dalla prima e ricordo tutti i sorrisi che mi avete reso e soprattutto ricordo voi, vi poterò nel cuore, care maestre.
Nella nuova avventura non vi rivedrò e no sono neanche certo se rivedrò i miei simpaticissimi compagni.
Mi aspetto di avere maestre come voi, di rincontrare tanti dei miei vecchi compagni e che i prossimi tre anni siano pieni di scoperte, ma per ora mi impegno a far concludere bene questo anno.

Stefano S.

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Mi dispiace che sta finendo la scuola, ma sono fiducioso di conoscere altri bravi compagni ; quando finirà la scuola sentirò tanta nostalgia e tristezza.
Mi ricorderò dal primo anno di scuola elementare. C'era la signora Ada che mi faceva divertire un mondo.In seconda c'era Maddalena, in terza Marika, in quarta la signora Maria Grazia e adesso c'è di nuovo la signora Ada. Ricorderò volentieri la visita in quinta di Suor Felicita , una suora che veniva da lontano.
In quarta mi ricordo  la  Signora Grazia e i bambini nuovi: Matteo, Antonio, Arnold, un bambino che sa suonare la chitarra. 
Insomma quanto mi ha fatto emozionare questa scuola perché le maestre sono bravissime e la signora a cui voglio più bene è la signora Ada, con la quale ho condiviso tante belle esperienze.
Ricordo volentieri  la gita a Otranto. 
Mi  ricordo la signora Maria Luce: che ogni tanto mi sussurrava “fermo, fermo” e “mariolo”.
Ci siamo comportati bene il primo anno di scuola elementare, sono entrato tranquillo e sereno.
Ma lo so che qualche volta ho fatto il monello; prometto che nella scuola secondaria mi impegnerò.
Mi ricordo che in questo ultimo anno abbiamo cantato “Come un pittore” invece l'otto giugno dobbiamo cantare... delle altre canzoni. Tra queste quella che dice “Vantaggiato insegnerà a Edoardo cia,cia,cia”. L'altra canzone mi fa piangere, la prima mi fa divertire e mi fanno divertire le risate di Riccardo.
Un grosso abbraccio maestre care e compagni simpatici.

Edoardo G.
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Sta finendo la scuola, forse un pesante ciclo di sudi, ma con tante emozioni e adesso, un po’ di rimpianti…
Cinque anni sono passati come un gabbiano che si tuffa nel mare, prende il pesce e se ne va.
Beh, ecco, quel pesce ero io, e quel gabbiano erano le mie indimenticabili maestre che, prendendomi con sicurezza, mi hanno fatto diventare un ragazzo in gamba, forse un po’ birichino, nutrito dalla loro cultura e delle quali non dimenticherò mai i loro insegnamenti.
Ricordo il primo giorno di Scuola Primaria: tutti avevano il grembiule e tutti avevano il pesciolino attaccato.
La maestra mi chiamava “Pesciolino Zitto Zitto” perché ero veramente muto.
Poi, però, è scattata la molla e sono diventato sempre più birichino.
Lei forse si era illusa che io continuassi a stare “Zitto Zitto” come diceva.
Ricordo, inoltre, quando in terza la maestra, dopo le sue interessanti lezioni, aveva assegnato una ricerca sul T-Rex.
Io il giorno dopo la dimenticai e dissi alla maestra la verità e lei, sorridendo, mi ha risposto: <<E mo, ce facimu ...>>.
In quel momento ho capito che non si era arrabbiata, o forse avrà detto qualcosa dentro di sé? È una domanda che mi faccio invano ogni sera.
Forse la prima media sarà una passeggiata, data la preparazione che mi ha 'incastonato'.
Forse troverò maestre con la testa sulle spalle che mi daranno una seconda dritta, ma mai importante quanto quella della maestra.
Sono cambiato in carattere, aspetto…
Sono diventato più esagitato al contrario di quanto ero prima: zitto e ubbidiente, faccio sempre errori più stupidi, però mi sto acculturando sempre di più!!!
Spero che la mia maestra, pur andandosene in pensione, continui a pensare come farò io per lei ricordando i fatti e i misfatti che mi riguardano.

Matteo D. 

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Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola elementare ero impaurita e terrorizzata. Per fortuna siete arrivate voi, le maestre più brave e gentili del mondo che un bambino possa desiderare.

Annachiara M.

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Ormai la scuola primaria è finita ed io, semplice alunno, andrò alle scuole medie e lascerò questa vecchia scuola dove le mie maestre mi hanno insegnato molte cose, a me prima ignorate.
All'inizio della scuola non sapevo né leggere né scrivere, ma adesso la mia conoscenza si è approfondita e so sia leggere che scrivere.
Spero che il prossimo anno, nella futura scuola, incontrerò maestre come voi, maestre.
Mi ricordo il primo giorno di scuola quando la nonna mi portò qui dove avrei dovuto passare cinque anni della vita.
Questa scuola mi mancherà molto e rimpiango di aver detto che questa scuola non mi sarebbe mia piaciuta.
Va beh! Le cose vadano come devono andare ma io spero che la scuola media sia una scuola come questa e con maestre buone e gentili come la maestra Maria Luce, Elena, Paola e Luigina che mi hanno insegnato nuove lingue, a fare i calcoli e le figure geometriche, a usare internet e le complicate applicazioni del computer.

Stefano M.

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Il mio primo ciclo di studio sta per finire ed io oltre ad arricchire il mio bagaglio, sono diventato sempre più grande.
È stato bello passare cinque lunghi anni con voi maestre perché mi avete imparato cose che mi serviranno nella vita.
Il primo giorno di scuola appena sono entrato dal cancello centrale avevo la tremarella, ma dopo aver deciso in quale classe dovevamo andare, passò tutto.
Entrati in classe ci siamo presentati insieme alla maestra e con alcuni ero già diventato amico. In quel giorno abbiamo iniziato a colorare, a scrivere e a disegnare.
Finite le ore ce ne siamo andati a casa ed ero molto felice di aver trovato compagni nuovi.
Finito il un anno era arrivato il momento della pagella, e appena finita di leggere, vidi promosso in classe seconda ed esultai. Giunse il secondo e iniziai un po’ ad imparare a leggere. Finì anche quell'anno e fui promosso in terza. Il primo giorno ci siamo messi in una stanza e appena sono entrato vidi un bambino che si presentò e disse che si chiamava Arnold e che veniva dalla Repubblica Democratica del Congo.
Lui non sapeva parlare in italiano infatti lui e la maestra Maria Luce comunicavano a gesti. Ma poi pian piano lui lo ha imparato e io a leggere meglio.
Sono stato promosso in quarta. Giunto il primo giorno appena sono entrato la maestra stava presentando due nuovi ragazzi: Antonio e Matteo.
Io non ho fatto subito amicizia con loro, ma dopo molti giorni, l’ho fatta. Lì, in quarta ho iniziato ad arricchire di più il bagaglio culturale e scientifico. Finito  l’anno è giunto il momento della pagella: ho letto promosso in classe quinta. Io dentro di me esclamai:“Evviva!”.
Ed ora eccomi qua, sto per finire la classe quinta e io forse sono già un po’ maturo.
Ricordo quando siamo andati in gita a Bari: lì ho scoperto cose che non sapevo ed ho approfondito altre che conoscevo. Lì abbiamo visto il percorso della luce e dell’acqua.
Io vorrei rimanere, in questa scuola perché ho avuto delle insegnanti molto brave che mi hanno istruito molto bene. Ormai però, forse volerò in prima media e ma vi vorrò sempre bene e non vi dimenticherò mai.

Andrea D.M.

20 commenti:

  1. Risposte
    1. (almeno ho avuto la decenza di scrivere)

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    3. Che schifo che sei tu!

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    4. Per me è stato utile perché io ci avevo un compito e ho preso spunto da questo sito

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  2. Anche io ho delle maestre bravissime

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    1. Le mie dolcissime 😢😢e non le vedrò più 😭😭😭

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  3. Risposte
    1. Be in realtà si scrive così affitto

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    2. GRANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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  4. http://ciaopolo2galatina.blogspot.com/p/bilanci-e-ricordi.html

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  5. Ciaooo elementariiii😜😜😜😜😜

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